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26 Luglio 2019Ingombro valigie modello Model-x
2 Marzo 2020Non deve esser stato facile negli ultimi anni il compito dei costruttori di pneumatici nello sviluppo di prodotti destinati alle maxi-enduro, che in questi anni hanno praticamente invaso il mercato delle due ruote.
L’evoluzione in questo segmento è stata notevole, le prestazioni delle moto sono aumentate notevolmente rispetto ai modelli di una decina di anni fa, inoltre l’utilizzo di questi mezzi è ora veramente a 360°: si usa per andare in ufficio, per andare in vacanza con moglie e bagagli, per qualche bella uscita in fuoristrada e non manca qualche giro in collina alla ricerca di qualche bella piega. Insomma chi sviluppa una gomma per una maxi-enduro di tipo polivalente, deve garantire un buon livello di comfort, un buon grip in fase di piega, una buona aderenza su fondi sconnessi ed infine anche una discreta resa chilometrica.
Il Metzeler Karoo Street è destinato a quelli che ricercano tutte queste caratteristiche, e per raggiungere questi risultati si è lavorato sul profilo dello pneumatico, che deriva da quelli utilizzati per le sport touring, quindi un’ottima tenuta e maneggevolezza. Il disegno dei tasselli a spaziatura variabile a seconda della zona garantiscono la giusta trazione in fuoristrada. Per migliorare il grip su fondo bagnato la mescola è ricca di Silica e garantisce anche una ottima resa chilometrica. Poiché le maxi-enduro sono molto pesanti, a pieno carico raggiungono pesi anche maggiori di 300 kg, la carcassa è molto rigida così da garantire stabilità anche alle alte velocità. I tasselli centrali sono di grandi dimensioni, questo ovviamente per ottenere una ampia zona di contato con il terreno, che garantiscono stabilità a qualsiasi velocità.
In strada: buono il confort, tanta tenuta in curva
Non è per nulla banale riuscire a garantire un comportamento dinamico veramente bilanciato su una moto con baricentro alto e con tanto peso, ma questi Metzeler Karoo Street ci hanno sorpreso. Quasi non sembra che abbiano una tassellatura adatta ad un utilizzo anche in off-road, perché il loro comportamento in fase di discesa in piega, avviene in modo fluido, senza mai sentire la moto che cade verso l’interno della traiettoria. Si riesce a guidare in modo fluido, con la sensazione di aver installato uno pneumatico destinato ad una sport-touring, con una bella sensazione di ottimo grip anche quando si cerca qualche bella piega.
L’anteriore, anche nelle frenate più energiche, grazie alla struttura della carcassa particolarmente rigida, non si deforma, cosa che si apprezza quando si entra con il freno anche leggermente tirato in curva, riuscendo a mantenere la traiettoria impostata. Ottima la trazione dello pneumatico posteriore, che rimane bello piantato in terra quando si ruota con decisione la manopola dell’acceleratore fuori dalle curve più lente. La rumorosità degli pneumatici si fa sentire solo alle velocità vicine ai 100 km/h, ma comunque rimane in limiti molto tollerabili. In conclusione su asfalto ci hanno convinti per avere una bella tenuta di strada in curva, e per avere un buon confort anche in viaggio.
In fuoristrada: su strade bianche ci si diverte senza problemi.
Abbassata leggermente la pressione di entrambi gli pneumatici, questi si sono dimostrati validi garantendo sempre una aderenza ottimale, anche in presenza di fondi ostici con presenza di ghiaia grossa. In qualche bella salita, con controllo di trazione disinserito, ci siamo divertiti a salire a gas completamente spalancato, con lo pneumatico posteriore che derapava. Eppure a fine evento il battistrada non presentava tagli o tasselli rovinati.
Non ci siamo fatti mancare anche l’utilizzo della moto con leggera presenza di fango, e anche in questa situazione il comportamento è stato rassicurante; certo non bisogna chiedergli di entrare nelle sabbie mobili, perché in quel caso forse è meglio scegliere gomme e moto decisamente diversi.
Un po’ di storia su Metzeler
Metzeler nasce a Monaco di Baviera nel 1863 per iniziativa di Robert Friedrich Metzeler con una rivendita di gomma e merci elastiche. Dopo aver prodotto lavorati in gomma per diversi utilizzi, nel 1901 l’azienda si trasforma in società per azioni e nel 1933 costruisce il primo pneumatico. Ricostruita dopo le devastazioni della seconda guerra mondiale, ricomincia subito la produzione che portano l’azienda ad essere una delle più rinomate del mondo. A metà degli anni ’80 entra a far parte del gruppo Pirelli, dedicandosi esclusivamente allo sviluppo di pneumatici motociclistici.
L’elefantino, simbolo dell’azienda di Monaco di Baviera, appare per la prima volta al Salone dell’automobile di Berlino del 1906. La registrazione del marchio presso l’ufficio Marchi e Brevetti tedesco, risale al 21 agosto 1951.